"Non potrebbe essere un mio regalo senza un biglietto. Tra tante cose ho scelto proprio questa perchè tu potessi portare qualcosa di mio con la massima naturalezza, e perchè potessi leggerci dentro il nostro, di tempo....Sei la mia neve della notte in cui una "stella" ci hatenuti insieme fino all'indomani......." Questo piccolo brano, tratto dal libro di Fabiana, ci dà la misura della delicatezza e delle capacità della scrittrice. Un libro in punta d'ago, che ricama i percorsi dell'anima, che non cede a facili lacrime, ma attraverso analisi profonde e poetiche, traccia il profilo di una giovane e sensibilissima donna. Complimenti, Fabiana e gli auguri più sinceri Concetta Antonelli
"Nonostante abbia uno scarso senso dell'orientamento, è tra vie e piazze sconosciute che mi sento al sicuro; mentre a casa sono persa, in balia di me stessa e dei miei oscuri pensieri" (da "Il mondo attraverso i miei occhi"). Non c'è anima sensibile diventata forte che non abbia prima affrontato i suoi "oscuri pensieri" e che non abbia nutrito una sensazione di smarrimento. Bisogna prima perdersi per ritrovare la via... quella giusta. Non c'è anima sulla terra che conosca a priori il suo giusto percorso, o che non ne abbia provati di nuovi prima di scovare finalmente il suo. Quest'ultimo, ce lo insegna l'esperienza, non senza l'aiuto di un dono prezioso quale una sviluppata sensibilità. E quella che Fabiana dimostra di avere (nel pensiero, qui espresso attraverso una piacevolissima scrittura poetica) suscita nel lettore una curiosa voglia di guardare davvero, almeno per un attimo, il mondo attraverso i SUOI occhi. Simona Giorgino
Ciao, La prima lettura del tuo romanzo l'ho fatta dalla cartelletta azzurra in cucina, quella con tutte le correzioni, mentre la cena era sui fornelli, e non posso negare che mi ha scioccata: per la bellezza delle parole e delle immagini, per la crudezza di altre parole che danno voce a certe situazioni.. Le tematiche sono comuni al periodo adolescenziale che a tutti noi umani ci tocca attraversare per imparare ad essere un po' più grandi. Si cresce solo nella sofferenza e, come afferma Nietzsche, ciò che non ti uccide ti rafforza. L'importante è non perdere il sorriso e la voglia di amare, come tu hai dimostrato nello scorrere delle tue pagine, anche con sofferenza, ma l'amore, qualsiasi tipo di amore, per le persone, per un libro, per la musica, per l'arte, la scrittura, la natura ecc.. per la vita stessa, ripaga sempre. NON subito, ma sempre e l'epilogo al tuo romanzo me ne dà conferma: un bellissimo e coraggiosissimo romanzo.
Non sono un critico, e non so come si critica un libro o un'opera. Ma come sono abituata a fare, seguo le sensazioni che una lettura mi ha procurato e parto da lì per formulare i miei giudizi. Forse è proprio quello che fanno anche i critici, no?
Da dove iniziare? In realtà avrei tante cose da dire sul tuo libro, cerco di raccogliere le idee, che alla fine di una lettura vasta sono sempre tante. Mi piace molto il tuo modo di scrivere, sei bravissima, e si... condivido pienamente la tua speranza di "poter saper scrivere per sempre". Anch'io vorrei saper scrivere per sempre, anche per me è l'unico vero modo di comunicare, certe volte, più di quanto possano fare le parole a voce...
Alla fine, come vedo, hai portato a termine il progetto di cui ci parlasti un giorno qui sul forum, nella board "consigli". Me lo ricordo benissimo quel consiglio che ci chiedesti, e sono andata perfino a rileggerlo di recente, quasi come per "completare" la lettura che così amorevolmente mi hai donato. Volevo avere di te un quadro ancora più completo.
Un flusso di pensieri: questo è il tuo libro. Pensieri che avanzano nella più massima libertà. Un flusso di pensieri del massimo rispetto.
E poi: siamo simili, Fabiana, ed in tante cose ho potuto incredibilmente ritrovare me stessa tra le righe. Ho visto molta parte di me. Sono rimasta affascinata dalla grazia con cui esprimi i tuoi pensieri, scivendo, ma quando in uno scritto ritroviamo noi stessi, quasi come fosse il riflesso ad uno specchio, ecco, credo che in quel caso si rimane affascinati il doppio... è importante che un libro o uno scritto abbia questa capacità di offrirsi come la superficie di uno specchio: che dia al lettore la capacità di vedersi, di vedere se stesso, di riflettere nelle righe le proprie paure e la propria vita, confrontandosi...
E ancora: la CASA. In qualsiasi forma sia considerata, la CASA ricopre un ruolo essenziale nel tuo scritto. La CASA come rifugio in cui non si deve avere paura di nulla, o meglio, il rifugio in cui anche se la paura c'è, parallelamente c'è un altro sentimento che riesce a sconfiggerla: l'amore. "Ed eccomi qui, in questa piccola casa la cui sicurezza alberga nelle bianche mura, la cui pace posso interamente capire solo voltandomi leggermente col capo. Eccola qui la casa che ho sempre desiderato nei miei sogni, in cui ogni dettaglio parla della persona che amo. Mentre piego alcuni maglioni, sorrido nel sentire il suo profumo, ed è come se lui fosse sempre qui, accanto a me. Irrequietudine nei primi attimi, dopo la sua dipartita, ma poi, nel riordinare le cose che gli appartengono, una strana tranquillità che pervade ogni cosa. Quindi tutto si acquieta, la strada si assesta, e io con lei recupero la mia pace. Non so nemmeno cos'abbia fatto per tutto questo tempo, prima che mi capitasse di incontrare il mio senso [...]".
Felicità: questa continua ricerca della felicità, che ora sembra qui, a portata di mano, e poi poco dopo la vediamo scomparire, quasi fosse stata un'illusione quella di averla finalmente trovata. In realtà non c'è mai stata. Ci sono momenti in cui ti si legge: sono finalmente felice. E momenti in cui ricadi: di quella me felice e spensierata non è rimasto niente.
"Mi è capitato di pensare che perderti sarebbe stata la soluzione migliore". Sai, anch'io, molto spesso, più di quanto tu possa credere, penso la stessa cosa. I motivi saranno senza dubbio differenti, ma c'è una cosa che ci può accomunare. Io penso che pensare ciò sia un pò egoistico: è perchè non vogliamo soffrire, che lo pensiamo. Ma una persona che AMA, è quella che è pronta perfino a soffrire, pur di amare. Perciò spesso mi dico: se la paura di soffrire per qualsiasi motivo supera l'amore, allora non lo merito, perchè non lo amo. Poi, però, quel pensiero viene scacciato via, no? Allora possiamo associargli solo un momento di debolezza, e va bene così.
Il tempo: "Se avessi un'eternità per amare, se avessi vent'anni per sempre, non mi spaventerebbe affatto l'incedere del tempo, non mi inquieterebbe il dover portare pazienza. Ho fretta di amare la stessa persona per sempre". Quanto riesco a comprenderti... E quanto sono splendide, queste parole!!!
Poi, ancora, non posso non segnalarti un piccolo passo in cui mi sono rispecchiata: "Nonostante abbia uno scarso senso dell'orientamento, è tra vie e piazze sconosciute che mi sento sicura; mentre a casa sono persa, in balia di me stessa e dei miei scuri pensieri". Era questo che provavo anch'io quando vivevo a casa dei miei. Ora che sono sola è già diverso. Accade spesso di ritrovare se stessi altrove, lontano, ma non dove ci sono le nostre radici. Le radici, poi, hanno un potere sorprendente su di noi, e ci attraggono come calamite, e credo ci sarà un momento nella vita, quando si è cresciuti e maturi davvero, che questo non ci farà più paura.
Attraverso questo libro l'autrice Fabiana Parenti ci accompagna nel mondo a tratti bello ed a tratti triste di Matilda.
Tutto il libro è basato sulle emozioni e sui ricordi della protagonista, costretta a vivere su di sè le vicissitudini amorose che la vita ha avuto in serbo per lei.
Il modo di scrivere scelto è quello in prima persona, un modo per evidenziare al meglio quello che accade, facendo sì che anche il lettore possa immedesimarsi nei pensieri della protagonista.
Raccontando di sè Matilda spera di stare meglio, di far comprendere anche a se stessa che la solitudine vera e propria non esiste; tutto può essere rivissuto per cogliere di ciò che è stato il meglio e dove invece compare il peggio, trovare un rifugio nel quale stare per poi rinascere al meglio.
"Il mondo attraverso i miei occhi" è scritto in modo semplice, lineare, regalando a chi lo legge pensieri d'amore, d'amicizia e soprattutto emozioni che possono far parte di ognuno di noi.
LE MIE CONSIDERAZIONI SU <> .pubblicata da Margherita Musella il giorno giovedì 10 marzo 2011 alle ore 20.46.
ESORDISCE CON QUESTO BEL ROMANZO LA GIOVANISSIMA AUTRICE FABIANA PARENTI E di ESSO NON SI PUO’ DIRE CHE E’ UN GIALLO CHE TI PRENDE E NON VEDI L’ORA di FINIRLO .IN EFFETTI E’ UN LIBRO CHE VA LETTO CON CALMA E ATTENZIONE PER ASSORBIRE OGNI FRASE ,ASSAPORARE OGNI PAROLA ,GUSTARE OGNI IDEA .
NON E’ UN’OPERA SEMPLICE CHE SI LEGGE E SI METTE DA PARTE ,SEMMAI TI FA VENIRE VOGLIA di RILEGGERE E APPROFONDIRE IL SUSSEGUIRSI di PENSIERI E ANALIZZARLI IN RAPPORTO AL PROPRIO VISSUTO .E’ UNA SORTA di DIARIO di CONCETTI CHE NAVIGANO FRA LA SOFFERENZA E LA SPERANZA ,CHE RACCONTANO L’EVOLVERSI di UN’ANIMA CHE VA DAL BUIO VERSO LA LUCE ATTRAVERSO IL DOLORE.
IL LINGUAGGIO E’ POETICO ,A VOLTE UN PO’ ERMETICO ,di NON FACILE COMPRENSIONE ,SE NON SI DA’ LA MASSIMA ATTENZIONE .TUTTAVIA SE SI E’ PRESENTI SI SENTONO LE VIBRAZIONI E L’INTROSPEZIONE NEGLI STATI D’ANIMO.
INTUIAMO LA FORZA DEL MESSAGGIO DEL RACCONTO PIU’ VOLTE E ANCHE IN QUESTE PAROLE SCELTE:
“E ANCHE SE NON POSSIEDO LA NOBILE CAPACITA’ di PERDONARE ,CONOSCO LA FORZA PER ANDARE AVANTI E LA PURA DEDIZIONE NEL CONSERVARE INTATTA LA SPERANZA .HO INIZIATO A GUARDARE AVANTI A FARE PROGETTI E HO RIPRESO A SOGNARE .LE DIFFICOLTA’ NON mi SPAVENTANO PIU’ COME UNA VOLTA .E’L’ALBA di UNA ME PIU’ FORTE CHE AVRA’ ANCHE QUALCHE MOMENTO di DEBOLEZZA MA CHE SICURAMENTE SAPRA’ TROVARE L’ENERGIA di PROSEGUIRE .QUESTO TRACCIATO L’HO SCRITTO PRINCIPALMENTE PER ME,MA RILEGGENDOLO SPERO CHE UN GIORNO POSSA ESSERE D’AIUTO A TUTTE LE PERSONE CHE PER UN ATTIMO HANNO SMESSO di LOTTARE”
Da Margherita Musella: >>:OGGI E' UN ALTRO GIORNO...LA VITA APPARE CHIARA ,IL MIO DOMANI SI DELINEA ANCORA INCERTO....DESIDERO DONARE SPERANZA A CHI NE HA BISOGNO.........IL PROGRESSIVO INEVITABILE ALLONTANARSI DA TUTTO E DA TUTTI MI PORTA A RICOMNICIARE .......SOFFRO DI SOLITUDINE MA FATICO A TENERE QUALCUNO VICINO.DESIDERO FIDARMI MA HO PAURA ......APPENA FUORI DALL'USCIO DI CASA ,IN VIAGGIO VERSO LA LIBERTA' ,SCIVOLA VIA L'OPPRESSIONE ,COME UNA PLUMBEA PIUMA NEL VENTO ,E SI APRE IL SORRISO.
"Non potrebbe essere un mio regalo senza un biglietto. Tra tante cose ho scelto proprio questa perchè tu potessi portare qualcosa di mio con la massima naturalezza, e perchè potessi leggerci dentro il nostro, di tempo....Sei la mia neve della notte in cui una "stella" ci hatenuti insieme fino all'indomani......."
RispondiEliminaQuesto piccolo brano, tratto dal libro di Fabiana, ci dà la misura della delicatezza e delle capacità della scrittrice.
Un libro in punta d'ago, che ricama i percorsi dell'anima, che non cede a facili lacrime, ma attraverso analisi profonde e poetiche, traccia il profilo di una giovane e sensibilissima donna.
Complimenti, Fabiana e gli auguri più sinceri
Concetta Antonelli
"Nonostante abbia uno scarso senso dell'orientamento, è tra vie e piazze sconosciute che mi sento al sicuro; mentre a casa sono persa, in balia di me stessa e dei miei oscuri pensieri" (da "Il mondo attraverso i miei occhi").
RispondiEliminaNon c'è anima sensibile diventata forte che non abbia prima affrontato i suoi "oscuri pensieri" e che non abbia nutrito una sensazione di smarrimento. Bisogna prima perdersi per ritrovare la via... quella giusta. Non c'è anima sulla terra che conosca a priori il suo giusto percorso, o che non ne abbia provati di nuovi prima di scovare finalmente il suo. Quest'ultimo, ce lo insegna l'esperienza, non senza l'aiuto di un dono prezioso quale una sviluppata sensibilità.
E quella che Fabiana dimostra di avere (nel pensiero, qui espresso attraverso una piacevolissima scrittura poetica) suscita nel lettore una curiosa voglia di guardare davvero, almeno per un attimo, il mondo attraverso i SUOI occhi.
Simona Giorgino
Ciao,
RispondiEliminaLa prima lettura del tuo romanzo l'ho fatta dalla cartelletta azzurra in cucina, quella con tutte le correzioni, mentre la cena era sui fornelli, e non posso negare che mi ha scioccata: per la bellezza delle parole e delle immagini, per la crudezza di altre parole che danno voce a certe situazioni.. Le tematiche sono comuni al periodo adolescenziale che a tutti noi umani ci tocca attraversare per imparare ad essere un po' più grandi. Si cresce solo nella sofferenza e, come afferma Nietzsche, ciò che non ti uccide ti rafforza. L'importante è non perdere il sorriso e la voglia di amare, come tu hai dimostrato nello scorrere delle tue pagine, anche con sofferenza, ma l'amore, qualsiasi tipo di amore, per le persone, per un libro, per la musica, per l'arte, la scrittura, la natura ecc.. per la vita stessa, ripaga sempre. NON subito, ma sempre e l'epilogo al tuo romanzo me ne dà conferma: un bellissimo e coraggiosissimo romanzo.
Mamma
Parte 1
RispondiEliminaNon sono un critico, e non so come si critica un libro o un'opera. Ma come sono abituata a fare, seguo le sensazioni che una lettura mi ha procurato e parto da lì per formulare i miei giudizi. Forse è proprio quello che fanno anche i critici, no?
Da dove iniziare? In realtà avrei tante cose da dire sul tuo libro, cerco di raccogliere le idee, che alla fine di una lettura vasta sono sempre tante.
Mi piace molto il tuo modo di scrivere, sei bravissima, e si... condivido pienamente la tua speranza di "poter saper scrivere per sempre". Anch'io vorrei saper scrivere per sempre, anche per me è l'unico vero modo di comunicare, certe volte, più di quanto possano fare le parole a voce...
Alla fine, come vedo, hai portato a termine il progetto di cui ci parlasti un giorno qui sul forum, nella board "consigli". Me lo ricordo benissimo quel consiglio che ci chiedesti, e sono andata perfino a rileggerlo di recente, quasi come per "completare" la lettura che così amorevolmente mi hai donato. Volevo avere di te un quadro ancora più completo.
Un flusso di pensieri: questo è il tuo libro. Pensieri che avanzano nella più massima libertà. Un flusso di pensieri del massimo rispetto.
E poi: siamo simili, Fabiana, ed in tante cose ho potuto incredibilmente ritrovare me stessa tra le righe. Ho visto molta parte di me. Sono rimasta affascinata dalla grazia con cui esprimi i tuoi pensieri, scivendo, ma quando in uno scritto ritroviamo noi stessi, quasi come fosse il riflesso ad uno specchio, ecco, credo che in quel caso si rimane affascinati il doppio... è importante che un libro o uno scritto abbia questa capacità di offrirsi come la superficie di uno specchio: che dia al lettore la capacità di vedersi, di vedere se stesso, di riflettere nelle righe le proprie paure e la propria vita, confrontandosi...
Parte 2
RispondiEliminaE ancora: la CASA. In qualsiasi forma sia considerata, la CASA ricopre un ruolo essenziale nel tuo scritto. La CASA come rifugio in cui non si deve avere paura di nulla, o meglio, il rifugio in cui anche se la paura c'è, parallelamente c'è un altro sentimento che riesce a sconfiggerla: l'amore.
"Ed eccomi qui, in questa piccola casa la cui sicurezza alberga nelle bianche mura, la cui pace posso interamente capire solo voltandomi leggermente col capo. Eccola qui la casa che ho sempre desiderato nei miei sogni, in cui ogni dettaglio parla della persona che amo. Mentre piego alcuni maglioni, sorrido nel sentire il suo profumo, ed è come se lui fosse sempre qui, accanto a me. Irrequietudine nei primi attimi, dopo la sua dipartita, ma poi, nel riordinare le cose che gli appartengono, una strana tranquillità che pervade ogni cosa. Quindi tutto si acquieta, la strada si assesta, e io con lei recupero la mia pace. Non so nemmeno cos'abbia fatto per tutto questo tempo, prima che mi capitasse di incontrare il mio senso [...]".
Felicità: questa continua ricerca della felicità, che ora sembra qui, a portata di mano, e poi poco dopo la vediamo scomparire, quasi fosse stata un'illusione quella di averla finalmente trovata. In realtà non c'è mai stata. Ci sono momenti in cui ti si legge: sono finalmente felice. E momenti in cui ricadi: di quella me felice e spensierata non è rimasto niente.
"Mi è capitato di pensare che perderti sarebbe stata la soluzione migliore". Sai, anch'io, molto spesso, più di quanto tu possa credere, penso la stessa cosa. I motivi saranno senza dubbio differenti, ma c'è una cosa che ci può accomunare. Io penso che pensare ciò sia un pò egoistico: è perchè non vogliamo soffrire, che lo pensiamo. Ma una persona che AMA, è quella che è pronta perfino a soffrire, pur di amare. Perciò spesso mi dico: se la paura di soffrire per qualsiasi motivo supera l'amore, allora non lo merito, perchè non lo amo.
Poi, però, quel pensiero viene scacciato via, no? Allora possiamo associargli solo un momento di debolezza, e va bene così.
Il tempo: "Se avessi un'eternità per amare, se avessi vent'anni per sempre, non mi spaventerebbe affatto l'incedere del tempo, non mi inquieterebbe il dover portare pazienza. Ho fretta di amare la stessa persona per sempre". Quanto riesco a comprenderti... E quanto sono splendide, queste parole!!!
Poi, ancora, non posso non segnalarti un piccolo passo in cui mi sono rispecchiata: "Nonostante abbia uno scarso senso dell'orientamento, è tra vie e piazze sconosciute che mi sento sicura; mentre a casa sono persa, in balia di me stessa e dei miei scuri pensieri". Era questo che provavo anch'io quando vivevo a casa dei miei. Ora che sono sola è già diverso. Accade spesso di ritrovare se stessi altrove, lontano, ma non dove ci sono le nostre radici. Le radici, poi, hanno un potere sorprendente su di noi, e ci attraggono come calamite, e credo ci sarà un momento nella vita, quando si è cresciuti e maturi davvero, che questo non ci farà più paura.
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RispondiEliminaAttraverso questo libro l'autrice Fabiana Parenti ci accompagna nel mondo a tratti bello ed a tratti triste di Matilda.
Tutto il libro è basato sulle emozioni e sui ricordi della protagonista, costretta a vivere su di sè le vicissitudini amorose che la vita ha avuto in serbo per lei.
Il modo di scrivere scelto è quello in prima persona, un modo per evidenziare al meglio quello che accade, facendo sì che anche il lettore possa immedesimarsi nei pensieri della protagonista.
Raccontando di sè Matilda spera di stare meglio, di far comprendere anche a se stessa che la solitudine vera e propria non esiste; tutto può essere rivissuto per cogliere di ciò che è stato il meglio e dove invece compare il peggio, trovare un rifugio nel quale stare per poi rinascere al meglio.
"Il mondo attraverso i miei occhi" è scritto in modo semplice, lineare, regalando a chi lo legge pensieri d'amore, d'amicizia e soprattutto emozioni che possono far parte di ognuno di noi.
Recensione di Sara Rota
LE MIE CONSIDERAZIONI SU <>
RispondiElimina.pubblicata da Margherita Musella il giorno giovedì 10 marzo 2011 alle ore 20.46.
ESORDISCE CON QUESTO BEL ROMANZO LA GIOVANISSIMA AUTRICE FABIANA PARENTI E di ESSO NON SI PUO’ DIRE CHE E’ UN GIALLO CHE TI PRENDE E NON VEDI L’ORA di FINIRLO .IN EFFETTI E’ UN LIBRO CHE VA LETTO CON CALMA E ATTENZIONE PER ASSORBIRE OGNI FRASE ,ASSAPORARE OGNI PAROLA ,GUSTARE OGNI IDEA .
NON E’ UN’OPERA SEMPLICE CHE SI LEGGE E SI METTE DA PARTE ,SEMMAI TI FA VENIRE VOGLIA di RILEGGERE E APPROFONDIRE IL SUSSEGUIRSI di PENSIERI E ANALIZZARLI IN RAPPORTO AL PROPRIO VISSUTO .E’ UNA SORTA di DIARIO di CONCETTI CHE NAVIGANO FRA LA SOFFERENZA E LA SPERANZA ,CHE RACCONTANO L’EVOLVERSI di UN’ANIMA CHE VA DAL BUIO VERSO LA LUCE ATTRAVERSO IL DOLORE.
IL LINGUAGGIO E’ POETICO ,A VOLTE UN PO’ ERMETICO ,di NON FACILE COMPRENSIONE ,SE NON SI DA’ LA MASSIMA ATTENZIONE .TUTTAVIA SE SI E’ PRESENTI SI SENTONO LE VIBRAZIONI E L’INTROSPEZIONE NEGLI STATI D’ANIMO.
INTUIAMO LA FORZA DEL MESSAGGIO DEL RACCONTO PIU’ VOLTE E ANCHE IN QUESTE PAROLE SCELTE:
“E ANCHE SE NON POSSIEDO LA NOBILE CAPACITA’ di PERDONARE ,CONOSCO LA FORZA PER ANDARE AVANTI E LA PURA DEDIZIONE NEL CONSERVARE INTATTA LA SPERANZA .HO INIZIATO A GUARDARE AVANTI A FARE PROGETTI E HO RIPRESO A SOGNARE .LE DIFFICOLTA’ NON mi SPAVENTANO PIU’ COME UNA VOLTA .E’L’ALBA di UNA ME PIU’ FORTE CHE AVRA’ ANCHE QUALCHE MOMENTO di DEBOLEZZA MA CHE SICURAMENTE SAPRA’ TROVARE L’ENERGIA di PROSEGUIRE .QUESTO TRACCIATO L’HO SCRITTO PRINCIPALMENTE PER ME,MA RILEGGENDOLO SPERO CHE UN GIORNO POSSA ESSERE D’AIUTO A TUTTE LE PERSONE CHE PER UN ATTIMO HANNO SMESSO di LOTTARE”
Da Margherita Musella: >>:OGGI E' UN ALTRO GIORNO...LA VITA APPARE CHIARA ,IL MIO DOMANI SI DELINEA ANCORA INCERTO....DESIDERO DONARE SPERANZA A CHI NE HA BISOGNO.........IL PROGRESSIVO INEVITABILE ALLONTANARSI DA TUTTO E DA TUTTI MI PORTA A RICOMNICIARE .......SOFFRO DI SOLITUDINE MA FATICO A TENERE QUALCUNO VICINO.DESIDERO FIDARMI MA HO PAURA ......APPENA FUORI DALL'USCIO DI CASA ,IN VIAGGIO VERSO LA LIBERTA' ,SCIVOLA VIA L'OPPRESSIONE ,COME UNA PLUMBEA PIUMA NEL VENTO ,E SI APRE IL SORRISO.
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