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lunedì 29 agosto 2011

Maria Angela Casano Scrive...

 (24-08-2011)
Attraverso una forma particolare di romanzo che va al di là di un racconto, l'autrice Fabiana Parenti scava nell'intimità di un sentimento d'amore profondo e genuino di una giovane donna che decide di liberarsi dalla persona che da sempre tiene in ostaggio il suo cuore e redimersi dal proprio passato. Nel romanzo la scrittrice piacentina narra la vicenda di Matilda, una sua carissima amica d'infanzia che rintraccia dopo tempo. Matilda confida a Fabiana la sua tormentata storia d'amore. L'autrice decide di farsi portavoce della sofferenza di Matilda e di quella di tutte le donne che soffrono per amore, svelando con rara capacità "gli arcani"dell'intrigato sentimento e dando vita ad un componimento narrativo ricco di emotività. Matilda vive l'esperienza di un amore bello, intenso e struggente nello stesso tempo. La protagonista incarna l'artefice e la vittima del sentimento. Si abbandona ad esso senza riserve per poi custodirlo nella dolcezza dei ricordi. Il tema dell'amore viene descritto in mille modulazioni diverse ma tutte altamente significative. Un quadro completo offre il confronto tra l' amore desiderato e quello reale, vissuto. In un apparente candore di spensieratezza, l'autrice analizza meticolosamente la storia e il clima psicologico in cui la vicenda si svolge. Fabiana Parenti esprime tra le righe del libro un'altalena di emozioni che oscillano in un'istintiva ribellione del proprio io e si irrigidiscono nel momento in cui la sofferenza raggiunge il limite della sopportazione umana. La forza dell'argomento coinvolge il lettore in una visione universale dell'amore. Matilda ha la forza di trasformare la grande e lacerante passione perduta in uno smisurato desiderio di un cambiamento radicale, sicché ogni istante della sua vita diviene l'arma ideale per combattere la rabbia interna e raggiungere lo scopo. La scrittrice usa la sua penna con garbo trasmettendo ai lettori la parte importante del sentimento.

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